martedì 16 aprile 2013

L'imbarazzo dello sguardo sul metro


Sono seduta davanti ad una signora e ad un ragazzo, uno studente, che a primo sguardo direi frequentare l'Università di ingegneria, a fianco a me un'altra signora. Tutti e quattro guadiamo in direzioni diverse, assurde, nessuno posa gli occhi l’altro.


Le nostre pupille sembrano i pallini impazziti del gioco dell’otto, appena si posano su un essere vivente…via bisogna cambiare la direzione del proprio sguardo. Non possiamo guardarci, non si devono guardare le altre persone, le persone che non si conoscono. È assurdo. Il ragazzo, che è alto, tiene lo sguardo fisso sopra le nostre teste, immobile. La signora guarda fuori dal finestrino, ammira il panorama? No, siamo in metropolitana, non ammira il panorama, semplicemente ha trovato cosa guardare per non dover incrociare lo sguardo degli altri. L’altra signora a fianco a me guarda in terra, a volte le scarpe e l’ombrello del vicino di posto. Bene, per me è difficile, niente attrae particolarmente la mia attenzione, guardo il finestrino, i pantaloni di velluto di un signore in piedi, di sottecchi gli orecchini della signora, gli occhiali del ragazzo davanti a me, insomma per 13 minuti (durata del viaggio) mi guardo attorno, un poco spaesata. Come si fa a non guardare nessuno? E poi perché non dovrei farlo, perché guardare è strano? In effetti se una persona è seduta di fronte a me, è molto più strano che io debba guardarmi attorno piuttosto che guardare la persona stessa no? È più naturale che io la guardi o che guardi qualunque cosa alla sua destra o sinistra o sotto o sopra? Mah.
 È faticoso e imbarazzante cercare una cosa da guardare, lo sapevo che come sempre mi sarei dovuta portare qualcosa da leggere.  

4 commenti:

  1. Siamo insieme ad cento persone, eppure sia soli e così vogliamo stare. Strano....

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  2. Ciao! carino il tuo angolino :D
    vengo anche io da Kreattiva... se ti va di scoprire il mondo di CHAPEAUnews lo trovi qui, è un magazine online gratuito per i creativi, se ti piace leggere oltre che scrivere ;)
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  3. Prendo la metro due volte a dì x 5 gg alla settimana..
    Come ti capisco..
    Di solito?
    Occhiali da sole..
    in inverno faccio finta di usare il cell.. poche fermate..
    Arrivo da kreattiva.
    Mary

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  4. Ciao! grazie di essere passata a trovarmi!
    Da pendolare (per ora in pausa) conosco molto bene la situazione. Il viaggio in treno dura 30 minuti, se sono seduta leggo o gioco con il cellulare ma se sono in piedi capita di trovarsi a guardare qualcuno ma poi finisci per "sentirti in colpa" come se fosse una cosa brutta.

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